Il progetto “La Palestra delle Emozioni” vuole offrire ai partecipanti, adeguate opportunità di esplorazione ed elaborazione dei loro mondi emozionali e relazionali. Il progetto prevede la presenza di un cane, che fungerà da mediatore tra gli utenti stessi e tra partecipanti ed educatori, questo permetterà ai bambini/ragazzi coinvolti di esprimersi più liberamente in un contesto rassicurante, senza la paura di incorrere in pregiudizi. Lavorare sulle emozioni è importante per sviluppare gli auto controlli, diminuire l’aggressività, sperimentare relazioni sociali più soddisfacenti, ottenere una maggiore approvazione sociale e aumentare l’autostima individuale.
Il rapporto con l'animale e l'empatia verso di esso promuovono e rinforzano atteggiamenti empatici nei confronti dell'altro, e soprattutto degli individui più vulnerabili del gruppo.
Il progetto "La Palestra dei Sensi" vuole ampliare le capacità percettive del bambino, al fine di favorire uno sviluppo adeguato del suo rapporto soggetto-mondo, accompagnandolo nello sviluppo del rispetto della diversità attraverso la scoperta dei canali sensoriali del cane e la messa in pratica degli stessi all'interno di attività e giochi dedicati alla stimolazione dei 5 sensi.
Il progetto "Corri con me" nasce dall’intento di intrecciare gli Interventi Assistiti con Animali all’Agility Dog, uno sport cinofilo nel quale cane e conduttore devono affrontare e superare una serie di ostacoli nell’ordine prestabilito nel minor tempo possibile e senza incorrere in penalità. Il cane affronta il percorso guidato dalle indicazioni vocali e corporee del conduttore, ed è la grande sintonia e comprensione tra questi che garantisce la buona riuscita della prova.Ogni lezione sarà un vero e proprio allenamento per cane e conduttore tra gli ostacoli del campo di Agility dog, questo genera tra loro un rapporto di affetto, fiducia e complicità, promuovendo e rinforzando nel ragazzo coinvolto atteggiamenti empatici nei confronti dell’altro da sé. La presenza del cane e la sua centralità nelle attività proposte, favorisce nel conduttore maggiore libertà di espressione minimizzando la paura di incorrere in giudizi e pregiudizi, ma al contempo viene rafforzata la sua capacità di governare e scegliere l’espressione più appropriata al momento, in un contesto complessivo rassicurante
Tocco - Sento - Creo : settimane estive esperienziali per piccolo gruppo di bambini (dai 6 ai 13 anni) è la proposta elaborata da tre professioniste, Katia Savini, Martina Tarlazzi, Anna Maria Taroni,che hanno deciso di unire le loro competenze per offrire un servizio di qualità durante il periodo estivo.
Il progetto che coinvolge Flavia è stato ispirato da “Il Piccolo Principe”, il racconto di Antoine de Saint-Exupéry: i cani con cui lentamente Flavia entra in contatto rappresentano la volpe del principe, mentre la bellezza dell’arte, intesa in ogni sua forma, rappresentano la rosa. Il racconto della storia di Flavia inizia tra i banchi di scuola, con gli amici e le maestre. In questo luogo ha imparato, lentamente, ad aprirsi ed accogliere con entusiasmo anche altre persone nella sua vita. La lettura ha giocato un ruolo decisivo, parola dopo parola, in silenzio o a voce alta. Il rapporto con le altre persone e con me è diventato sempre più libero e personale, autentico e sincero, ed è culminato con il ballo nell’aula magna della scuola Europa. È stato poi l’amore per l’arte e la bellezza che ci ha catapultati al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, che, per l’occasione, ci ha concesso una visita speciale delle opere esposte. E per finire ci siamo spostati nel luogo più personale di ciascuno di noi: la casa. Flavia ci ha aperto le porte delle sue stanze e si è preparata con tutta la cura necessaria. Ci ha presentato i suoi nonni e con loro abbiamo scattato la foto forse più importante e significativa: Flavia che indica una stella. Flavia ha un motivo più importante del nostro per guardare il cielo e lo fa con occhi diversi, da lassù qualcuno veglia su di lei. Flavia è speciale proprio perché, al contrario di tutti noi, lei non lo vuole essere. La sua gioiosa spensieratezza, l’affettuosità che tracima dai suoi occhi sempre leggermente inclinati in un bellissimo sorriso, il suo modo gentile ed educato di abbracciarti che ti porta a stringerla forte e a ringraziare Dio di essere lì in quel momento, la sua voce che chiama il tuo nome e lo ripete finché non ti giri a guardarla e lei, sorridendo, semplicemente ti saluta. Flavia ci ricorda che la vita è bella ed è un dono meraviglioso. E lo fa nell’unico modo possibile: semplicemente, vivendo!
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